Uno schiaffo in pieno viso
Ieri siamo stati invitati dala mamma di un'amichetta di dani a fare merenda da loro, ha una sorellina più piccola che fino a giugno andava al nido con chichi, adesso lei entrerà a gennaio alla materna, ma non saranno nella stessa sezione. Siamo stati bene, un pomeriggio tranquillo, tanti muffin, quattro chiacchiere tra mamme e i bimbi che non hanno litigato mai, nonostante la stanchezza dopo 8 ore di scuola. Appena sono tornati a casa col pulmino li ho caricati in macchina senza togliere nemmeno il grembiulino, perché è iniziato il diluvio universale e per evitare che si inzupassero siamo andati direttamente. Una volta arrivati ho tolto il grembiulino e ho chiesto di poter lavare le mani ai bimbi, chichi subito: io a fa pipì e io ha fame, dani invece molto più educato, è andato con la sua amichetta in camera a giocare e dopo un pò è arrivato in sala che doveva far pipì. Lui è ormai autonomo, quindi gli ho detto di fare da solo, ma poi mi ha chiamato che gli era un pò scappata. Non importa, qualche goccia di pipì non ti ammazza, poi a casa ci cambiamo. Invece sono andata in bagno e l'ho trovato in piedi che aveva fatto il lago, cosa che non è mai successa, gli ho detto: Mami come mai? Ma lui mi ha guardato con due occhioni gonfi di lacrime, intanto tutti i bimbi che erano entrati in bagno e io nel panico, non avevo il cambio perché per lui ormai non serve più...e invece forse ieri serviva! S. Mamma delle bimbe mi ha dato un cambio della figlia, l'ho cambiato, messo i panni sporchi in una busta e via, tutto come Prima.
Una volta a casa bagnetto, cena e alle otto sono crollati a letto. Stamattina ci siamo svegliati tardi, così ho dovuto accompagnarli io. Una volta a casa, mentre facevo colazione mi è tornato alla mente quello sguardo di ieri, quella espressione di chi vorrebbe piangere ma non vuole farsi vedere, quegli occhioni neri che mi entrano dentro ogni volta che lui mi guarda ed è stato come se qualcuno mi avesse tirato uno schiaffone in faccia. Perché per me lui ormai è grande, pretendo che faccia determinate cose, sono molto meno tollerante quando combina qualche guaio e mi aspetto sempre troppo. Il problema sono io che non reggo sempre la situazione, perché sono due pesti sempre a mille e ultimamente mi stanco facilmente, troppo spesso mi dimentico che non è poi così lontano da quel cucciolo piccolo che mi chiedeva attenzioni qualche tempo fa. Lui è forte, autonomo, sveglio e dolcissimo e mi sta abituando a farlo crescere troppo velocemente! Lui è un bambino di 5 anni, un bravissimo bimbo che si emoziona per una foglia che diventa rossa, per la paperella che mangia il pane che buttiamo al laghetto della villa comunale, che quando si fa forte per fare un tuffo in piedi sul trampolino la prima cosa che fa quando risale dall'acqua è guardare me con quella luce negli occhi che solo io so quanto orgoglio racchiude, non tanto perché ci è riuscito, quanto perché sa che io sono tanto felice quando affronta le sue paure.
Adesso vorrei tanto averlo qui e dirgli che per me lui è l'essere più speciale di questo mondo, anche se ha paura di un rumore nella notte, anche se quando sta colorando gli scappa il colore fuori dal bordo di un tetto, anche se la sera spesso devo aiutarlo a mettere il pigiama... è il mio bimbo e forse per me lo sarà sempre, anche se il mio compito è farlo crescere. Vorrei solo che adesso lui sapesse che io sarò sempre innamorata dei suoi denti bianchi quando sorride, dei suoi capelli lisci e spessi che superati i due centimetri dobbiamo tagliarli perché non si tengono, dei suoi piedi brutti come quelli del padre e dell'entusiasmo che mette in ogni cosa che fa...
Una volta a casa bagnetto, cena e alle otto sono crollati a letto. Stamattina ci siamo svegliati tardi, così ho dovuto accompagnarli io. Una volta a casa, mentre facevo colazione mi è tornato alla mente quello sguardo di ieri, quella espressione di chi vorrebbe piangere ma non vuole farsi vedere, quegli occhioni neri che mi entrano dentro ogni volta che lui mi guarda ed è stato come se qualcuno mi avesse tirato uno schiaffone in faccia. Perché per me lui ormai è grande, pretendo che faccia determinate cose, sono molto meno tollerante quando combina qualche guaio e mi aspetto sempre troppo. Il problema sono io che non reggo sempre la situazione, perché sono due pesti sempre a mille e ultimamente mi stanco facilmente, troppo spesso mi dimentico che non è poi così lontano da quel cucciolo piccolo che mi chiedeva attenzioni qualche tempo fa. Lui è forte, autonomo, sveglio e dolcissimo e mi sta abituando a farlo crescere troppo velocemente! Lui è un bambino di 5 anni, un bravissimo bimbo che si emoziona per una foglia che diventa rossa, per la paperella che mangia il pane che buttiamo al laghetto della villa comunale, che quando si fa forte per fare un tuffo in piedi sul trampolino la prima cosa che fa quando risale dall'acqua è guardare me con quella luce negli occhi che solo io so quanto orgoglio racchiude, non tanto perché ci è riuscito, quanto perché sa che io sono tanto felice quando affronta le sue paure.
Adesso vorrei tanto averlo qui e dirgli che per me lui è l'essere più speciale di questo mondo, anche se ha paura di un rumore nella notte, anche se quando sta colorando gli scappa il colore fuori dal bordo di un tetto, anche se la sera spesso devo aiutarlo a mettere il pigiama... è il mio bimbo e forse per me lo sarà sempre, anche se il mio compito è farlo crescere. Vorrei solo che adesso lui sapesse che io sarò sempre innamorata dei suoi denti bianchi quando sorride, dei suoi capelli lisci e spessi che superati i due centimetri dobbiamo tagliarli perché non si tengono, dei suoi piedi brutti come quelli del padre e dell'entusiasmo che mette in ogni cosa che fa...
Commenti
Penso che un po' sia inevitabile con i primi, se poi te ne sei resa conto tanto meglio, potrai eventualmente aggiustare il tiro.
E comunque i sensi di colpa postumi sono la peggio punizione di una mamma, perché noi stiamo a rimuginare sopra a ogni dettaglio, quando loro in realtà si ricordano solo quello che hanno fatto in generale cinque minuti prima!
noi genitori siamo dei casinisti all'ennesima potenza.. ma siamo una damigiana d'amore!