Ma che ci pensi a fare?
Lo scorso anno i miei buoni propositi erano tre, uno non lo ricordo nemmeno, degli altri due, uno escludeva l'altro:dimagrire e avere un bimbo.
Ho iniziato col primo e ho finito col secondo, quindi più che soddisfatta.
Quest'anno il 29 dicembre sono entrata in fissa per il running, così, come faccio sempre, mi sono documentata sulla parte teorica, abbigliamento, scarpe, schemi da principiante, ecc.
Parto convinta, spendo un capitale al Decathlon e il 6 gennaio inizio.
Il primo ostacolo da superare è la camminata per raggiungere il luogo in cui portare a termine il mio proposito. Io abito in pianura, ma prima di arrivare in un luogo abbastanza deserto dove sudare e respirare affannosamente, correndo il minimo rischio che passi il vicino di casa, ci sono cinque minuti buoni a passo veloce, che all'inizio mi ero detta:bene, così mi riscaldo. Non avevo tenuto conto che con le scarpe di un bianco immacolato e questo leggins con le cucitura strane era imbarazzante anche camminare, culo e panza risaltano in maniera straordinaria.
Comunque inizio e i primi due giorni vanno, poi leggo che per chi ha fatto un cesareo sarebbe meglio non correre almeno per le prime dieci settimane...
Ma non demordo, chiamo la mia amica e ce ne andiamo a camminare, a passo sostenuto, qualcosa farà lo stesso.
Solo che i turni di mio marito e quelli della mia amica non coincidono mai, ma io non mi abbatto, no, porto il piccolo nell'ovetto e si va.
Dura una settimana, quando il sabato il grande ha la febbre...e che vuoi lasciare papà con grande malaticcio e piccolo che non tanto ama stare lontano da mamma? Bene, me lo porto pure oggi Popopo.
La domenica aspetto la mia amica che si sveglia alle 11 e quindi mi da buca, beata lei che dorme fino alle 11, e salta.
Il lunedì febbre per tutti e due, quindi sto a casa, martedì dal pediatra, bronchite per il grande e otite per il piccolo.
Povero cucciolo che io gli ho detto pure che era un rompipalle come pochi, quando la notte non mi ha fatto chiudere occhio...
E da qui in quasi un mese sono uscita solo quelle volte lì.
Oggi dovremmo ricominciare, vediamo un po' che va a finire.
E mio marito che mi diceva vai, tu puoi fare come vuoi, coi bimbi ci sto io, seee.
Perché una cosa che mi fa sclerare troppo di lui è che la fa sempre facile, io sono quella emotiva (così mi chiama), mentre io sono quella che valuta tutto il valutabile, con i bimbi è sempre un'incognita, non è facile come crede, ma lui no!
-amò vedi che domani io faccio il pomeriggio e tu il mattino.
-embè, tu inizi alle due, io stacco all'una e mezza, dove sta il problema?
-eh, si, io vado alle due, ma all'una e venti devo uscire di casa, tu stacchi all'una e mezza, ma un quarto d'ora ce lo metti a tornare...dove me lo metto il bimbo nel frattempo? Gli dico starsene qua buono buono che papà arriva? Anzi, sai che fai, mo ti prendo la sedia e guardi dalla finestra, va.
-amò vedi che si deve prendere lo sciroppo per il bimbo.
-eh, prendi la macchina e vai che quando finisco di lavorare la farmacia è chiusa.
-mi spieghi come faccio se le ultime 20 euro te le sei prese per fare benzina e il bancomat ce l'hai dietro tu?
-ah...
E potrei continuare all'infinito, ma questo post doveva trattare di un'altra cosa...e ho finito col prendermela con lui...forse è davvero il caso che me ne vada a camminare, anche da sola, devo sfogarmi, stare al chiuso mi fa male...
Ho iniziato col primo e ho finito col secondo, quindi più che soddisfatta.
Quest'anno il 29 dicembre sono entrata in fissa per il running, così, come faccio sempre, mi sono documentata sulla parte teorica, abbigliamento, scarpe, schemi da principiante, ecc.
Parto convinta, spendo un capitale al Decathlon e il 6 gennaio inizio.
Il primo ostacolo da superare è la camminata per raggiungere il luogo in cui portare a termine il mio proposito. Io abito in pianura, ma prima di arrivare in un luogo abbastanza deserto dove sudare e respirare affannosamente, correndo il minimo rischio che passi il vicino di casa, ci sono cinque minuti buoni a passo veloce, che all'inizio mi ero detta:bene, così mi riscaldo. Non avevo tenuto conto che con le scarpe di un bianco immacolato e questo leggins con le cucitura strane era imbarazzante anche camminare, culo e panza risaltano in maniera straordinaria.
Comunque inizio e i primi due giorni vanno, poi leggo che per chi ha fatto un cesareo sarebbe meglio non correre almeno per le prime dieci settimane...
Ma non demordo, chiamo la mia amica e ce ne andiamo a camminare, a passo sostenuto, qualcosa farà lo stesso.
Solo che i turni di mio marito e quelli della mia amica non coincidono mai, ma io non mi abbatto, no, porto il piccolo nell'ovetto e si va.
Dura una settimana, quando il sabato il grande ha la febbre...e che vuoi lasciare papà con grande malaticcio e piccolo che non tanto ama stare lontano da mamma? Bene, me lo porto pure oggi Popopo.
La domenica aspetto la mia amica che si sveglia alle 11 e quindi mi da buca, beata lei che dorme fino alle 11, e salta.
Il lunedì febbre per tutti e due, quindi sto a casa, martedì dal pediatra, bronchite per il grande e otite per il piccolo.
Povero cucciolo che io gli ho detto pure che era un rompipalle come pochi, quando la notte non mi ha fatto chiudere occhio...
E da qui in quasi un mese sono uscita solo quelle volte lì.
Oggi dovremmo ricominciare, vediamo un po' che va a finire.
E mio marito che mi diceva vai, tu puoi fare come vuoi, coi bimbi ci sto io, seee.
Perché una cosa che mi fa sclerare troppo di lui è che la fa sempre facile, io sono quella emotiva (così mi chiama), mentre io sono quella che valuta tutto il valutabile, con i bimbi è sempre un'incognita, non è facile come crede, ma lui no!
-amò vedi che domani io faccio il pomeriggio e tu il mattino.
-embè, tu inizi alle due, io stacco all'una e mezza, dove sta il problema?
-eh, si, io vado alle due, ma all'una e venti devo uscire di casa, tu stacchi all'una e mezza, ma un quarto d'ora ce lo metti a tornare...dove me lo metto il bimbo nel frattempo? Gli dico starsene qua buono buono che papà arriva? Anzi, sai che fai, mo ti prendo la sedia e guardi dalla finestra, va.
-amò vedi che si deve prendere lo sciroppo per il bimbo.
-eh, prendi la macchina e vai che quando finisco di lavorare la farmacia è chiusa.
-mi spieghi come faccio se le ultime 20 euro te le sei prese per fare benzina e il bancomat ce l'hai dietro tu?
-ah...
E potrei continuare all'infinito, ma questo post doveva trattare di un'altra cosa...e ho finito col prendermela con lui...forse è davvero il caso che me ne vada a camminare, anche da sola, devo sfogarmi, stare al chiuso mi fa male...
Commenti
e poi cerco di andare il mattino, tipo sabato e domenica, prima che si svegli la bambina..alle 08.30..così non ci sono problemi, oppure quando fa il pisolino di pomeriggio..
NON MOLLARE, nontanto per una questione fisica, ma io trovo che serva proprio a scaricare la tensione.. e ne abbiamo bisogno!
darling
p.s. bellissimi i tuoi bimbi in foto!
Mettici che stamattina mi sono svegliata col virus intestinale...